Le manifestazioni dell’aggressività
L’aggressività è un fenomeno complesso che coinvolge differenti dimensioni e modalità espressive. Masala, Preti e Petretto (2002) propongono una classificazione sulla base di sette polarità, per cui distinguono le seguenti forme di aggressività:
- diretta o indiretta: la prima consiste in una condotta aggressiva rivolta contro uno specifico oggetto senza deviazioni, sostituzioni o intermediari; la seconda, per contro, può essere tesa a danneggiare l’immagine sociale dell’altro, i suoi oggetti o le persone con cui intrattiene stretti rapporti, o può esplicarsi in forme insidiose di danno psicologico;
- attiva o passiva: l’aggressività attiva trova espressione nel “fare” concretamente qualcosa contro la vittima, mentre quella passiva si esplica nel “non fare”, quindi nell’omissione, il silenzio, il rifiuto o l’assenza di collaborazione;
- conscia o inconscia: nella prima esiste totale consapevolezza da parte dell’assalitore delle finalità aggressive delle proprie azioni; nella modalità inconscia l’origine della condotta aggressiva è da ricercarsi in un’ostilità rimossa o repressa e si può esprimere attraverso dimenticanze, lapsus verbali, ecc.;
- palese o nascosta: a seconda che l’aggressore possa essere facilmente indicato o meno dalla vittima;
- strumentale o impulsiva: l’aggressività strumentale è utilizzata dal soggetto al fine di ottenere un vantaggio o di evitare un danno, invece quella impulsiva, non considerando vantaggi o conseguenze delle proprie azioni, è dettata dall’eccitazione del momento;
- premeditata o reattiva: nel primo caso l’atto aggressivo è risultato di una premeditazione, di un piano specifico volto a ottenere un determinato risultato; all’opposto, l’aggressività reattiva si manifesta in risposta alle circostanze del momento, per esempio quale reazione difensiva a un tentativo di sopraffazione;
- funzionale o disfunzionale: per aggressività funzionale si intende una modalità d’espressione che risulta adeguata, per caratteristiche e uso delle risorse, agli obiettivi esistenti; quella disfunzionale, invece, si esprime in modi e circostanze inadeguate agli scopi prefissati.
Rilevante è stato anche il contributo di Buss (1961) nel descrivere in modo chiaro e sintetico le diverse modalità espressive dell’aggressività. Secondo l’autore si possono evidenziare tre dimensioni: attiva e passiva; fisica e verbale; diretta e indiretta. Dalla combinazione di queste tre dimensioni derivano otto tipi di aggressività.
AGGRESSIVITA’ |
FISICA |
Diretta |
Colpi e ferite |
Indiretta |
Colpi verso un sostituto della vittima | ||
VERBALE |
Diretta |
Insulti | |
Indiretta |
Maldicenza | ||
AGGRESSIVITA’ |
FISICA |
Diretta |
Impedire un comportamento della vittima |
Indiretta |
Rifiutare di impegnarsi in un comportamento | ||
VERBALE |
Diretta |
Rifiuto di parlare | |
Indiretta |
Rifiuto di acconsentire |