Panico è termine che deriva da Pan, il dio greco della vita agreste, mezzo uomo e mezzo animale, che trasmetteva un terrore intenso e paralizzante, il timor panico, a chi, intenzionalmente o per caso, lo avesse disturbato durante il suo riposo pomeridiano.
L’attacco di panico, caratterizzato appunto da un’ansia particolarmente intensa, seppur di breve durata, si può manifestare sia come quadro clinico a se stante (Disturbo di Attacchi di Panico) sia all’interno di altri disturbi d’ansia; anche per questo motivo è stato considerato da un certo numero di autori una condizione aspecifica, che può percorrere trasversalmente l’area nevrotica, senza caratterizzarsi per una particolare espressività sintomatologica in rapporto all’afferenza nosologica. Inoltre alcune situazioni di angoscia psicotica possono appalesarsi con una sintomatologia che, pur avendo scaturigini diverse, risponde ai criteri per un attacco di panico secondo gli attuali sistemi classificatori.
Gli attacchi di panico possono essere diversificati in base alle differenti relazioni tra l’esordio della sintomatologia e l’eventuale presenza di fattori scatenanti situazionali:
- attacchi di panico inaspettati (non provocati), che si manifestano “a ciel sereno”, vale a dire senza un ben individuato fattore scatenante situazionale; vale la pena ricordare che per la diagnosi di Disturbo di Panico è richiesto il manifestarsi di Attacchi di Panico inaspettati (con o senza Agorafobia);
- attacchi di panico causati dalla situazione (provocati), che si manifestano durante l’esposizione o nell’attesa dello stimolo o fattore scatenante situazionale; sono quelli caratteristici della Fobia Sociale e delle Fobie Specifiche;
- attacchi di panico sensibili alla situazione, che pur avendo maggiori probabilità di manifestarsi in seguito all’esposizione allo stimolo o al fattore scatenante situazionale, non sono invariabilmente associati con questi ultimi (per esempio, è probabile, ma non obbligatorio, che si manifestino in una situazione claustrofobica); sono particolarmente frequenti nel Disturbo di Panico, ma si possono talvolta manifestare nella Fobia Sociale e nelle Fobie Specifiche.
Tipicamente il soggetto che ha avuto un attacco di panico, in particolare se si tratta del primo episodio, riferisce che ha temuto di morire, in relazione alla componente fisica della sintomatologia (presenza di sudorazione, dolore precordiale, sensazione di soffocamento) o di impazzire, in rapporto soprattutto alla sintomatologia psichica (vissuti di derealizzazione o di depersonalizzazione).