La bottega della psichiatria:
L’operare psichiatrico a quarant’anni dalla legge 180
Vi è un massimo comun divisore che attraversa la Psichiatria Umanistica da Conolly a Bion a Basaglia e a tanti altri colleghi, richiamati anche nel dibattito che la rivista Psicoterapia e Scienze Umane ha sviluppato a partire dai quarant’anni della legge 180 che ha sancito il superamento degli Ospedali Psichiatrici. Il massimo comun divisore è rappresentato da una cultura dell’accoglienza, rispettosa e ricca affettivamente e dalla capacità di comprendere e di curare al di là di una mera psichiatria classificatoria centrata sul sintomo.
Vengono discussi due concetti: quello della “bottega della psichiatria”, aperta sulla piazza che non ama cornici troppo rigide e si alimenta nella relazione con il mondo circostante, e quello di una psichiatria come disciplina di confine tra molteplici saperi ed esperienze, specialista soprattutto nella relazione con l’ “Altro” (paziente, istituzione, discipline medico-biologiche, psicologiche, sociologiche.).
Questo articolo è uscito sul n. 3, 2019, volume 53, della rivista Psicoterapia e Scienze Umane. www.psicoterapiaescienzeumane.it
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